24/11/11

Recensione di "Irma Vep" su Sound Magazine

Di Valentina Zardini

“Irma Vep”, anagramma di Vampire, è un insolito titolo per un disco. Mi avvicino a questo lavoro leggendo che due quinti della band arrivano dai The Death of Anna Karina e mi scontro più con i Port-Royal (senza gli inserti elettronici) o gli Explosions in the Sky.
Post-rock. Non c’è molto altro da dire per descrivere il loro genere. Si tratta di un rock strumentale, fortemente melodico, ma con picchi d’energia e di dinamismo che lo rende davvero piacevole all’ascolto.
L’album è composto da sei canzoni ben strutturate e suonate, che rimangono nei confini appunto del post-rock più classico, ma non scadendo mai nella monotonia. Se personalmente avrei preferito delle scelte compositive più “coraggiose” (magari strizzando l’occhio all’elettronica), apprezzo comunque “Irma Vep” nella sua compattezza ed eleganza.
Ispirati e malinconici, gli Amp Rive si presentano all’ascoltatore senza molti fronzoli, confezionando una via di mezzo tra un EP e un full lenght, il giusto compromesso per dare un’impronta decisa di sè senza annoiare.
Rimango quindi curiosa ed in attesa d’ascoltarli live, dimensione che ritengo sia loro congeniale per esprimersi in tutti i loro colori e di ascoltare magari qualche pezzo nuovo, per seguire l’evoluzione dei loro suoni."

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